IN QUALE BUCA FINISCONO I NOSTRI SOLDI?

In quella dell’incapacità!

Avrete probabilmente già letto qualcosa sui profili social degli altri Consiglieri di Opposizione a proposito di quell’allucinante vicenda che ha visto nel nostro paese spendere soldi per asfaltare un tratto di strada e romperlo pochi giorni dopo per un lavoro di ACEA.

Una sciocchezza potrete dire voi, può darsi ma al di là dello sperpero di soldi pubblici (che per noi che siamo pedanti è questione già di suo grave) quello che questa vicenda mette in preoccupante risalto a nostro avviso è qualcosa di ben più gravemente profondo:

1 – TOTALE MANCANZA DI UNA CAPACITA’ DI PIANIFICAZIONE.
2 – TOTALE SPREGIO DEI SOLDI PUBBLICI.


Questi sono però due effetti, a noi interessa la causa e sappiamo che questa si chiama CAFONA INCAPACITA’.

La Cafonaggine la si vede piuttosto chiaramente in quell’atteggiamento sciatto, arrogante e sfacciato di chi spende i soldi pubblici a vanvera perchè si sa… se sono di tutti allora sono di nessuno. Ne volete una conferma? Avete letto un mezzo “scusate” in questi 4 eterni anni?

L’Incapacità ci è stata dimostrata più e più volte ma in alcuni casi come questo appare davvero esecrabile ed evidente – è diventata una questione endemica – culturale!

Vi spieghiamo come siamo giunti a questa convinzione.


Come al solito abbiamo voluto fare una riflessione, abbiamo cercato degli alibi se non altro per riconoscere il beneficio del dubbio.

Cosa può essere successo? Le opzioni sono essenzialmente due:

A) Il Comune ha asfaltato senza sapere che Acea avesse già programmato di rompere qualche giorno dopo proprio quel tratto d’asfalto – E’ una colpa! Anche se Acea non te lo dice sei te che devi chiedere! E’ piuttosto semplice: “Cara Acea, ho in programma di asfaltare quel tratto, te hai per caso in programma di fare lavori che lo interessano?”.


B) Acea non aveva programmato nulla ed è sorta improvvisamente la necessità di fare questo intervento – premesso che la circostanza ci sembra di suo poco credibile (non si è trattato di una riparazione di una buca ma della sostituzione dell’intero tratto della condotta, queste cose Acea le pianifica – lei sa farlo e lo fa bene, magari fregandosene del Comune ma gli affari suoi li gestisce più che bene) – vale lo stesso discorso fatto sopra, se spendi i soldi pubblici e sai che ogni due giorni salta un tratto della rete idrica allora prima di fare l’asfalto anche solo nelle sue prossimità ti coordini con chi deve intervenite (ed in questo caso è anche facile perchè lo conosci, gli hai appena regalato il tuo servizio idrico…), dapprima ti sinceri che non abbia lavori pianificati su quel punto e se sei minimamente senziente lo inviti a farli prima del tuo intervento preavvertendo che la rottura di un tubo non è certo cosa imprevedibile nel nostro paese e che quindi se si romperà chiederai i danni. Anche qui è semplice: “Cara Acea, ho in programma di asfaltare quel tratto, se devi fare dei lavori falli prima”.

Non se ne esce, che fosse un lavoro programmato o meno la responsabilità del Comune ci appare davvero – sfacciatamente – evidente.

E’ ancora più evidente se si considera che il Comune oramai non fa direttamente più nulla (ne abbiamo parlato diffusamente qui), quindi non gli rimane che il solo ed esclusivo compito di controllare quello che delega agli altri, se non è in grado di fare neanche questo significa che noi stiamo pagando tasse non per avere un servizio ma per fare beneficienza senza che nessuno ce lo abbia chiesto, non stiamo pagando dei compensi a dei nostri eletti, stiamo facendo assistenzialismo.

Quello che manca è davvero la capacità di pianificare anche la più elementare delle attività, ci appare sempre più evidente che chi siede sugli scranni della maggioranza (TUTTA) non sappia dimostrare di essere dotato di alcuna capacità di pianificazione, controllo o supervisione di una qualsiasi delle attività della Pubblica Amministrazione.

Da cosa questo dipenda non ci interessa e non ci deve interessare, non siamo educatori, non siamo terapeuti.
Che derivi dal fatto che uno non sappia neanche da dove iniziare perchè è un figlio di papà che si è trovato sempre tutto apparecchiato o che dipenda da una genetica superficialità non ha nessuna rilevanza. Che derivi da una mera distrazione o che sia il frutto di mancanze di prospettive o tutto quanto insieme a noi non interessa.

Quello che interessa è che questa maggioranza, questa giunta, dove in quattro anni abbondanti non si è intravista neanche mezza testa in grado di operare o suggerire proficuamente la benché minima programmazione in un paese normale non dovrebbe poter gestire qualcosa che invece richiede una seppur basica capacità pianificatoria… soprattutto perchè i suoi errori li pagano gli altri.

Quale opinione pensate che possiamo avere ad esempio di un bilancio che chiude in pareggio se ci sono sprechi di questo tipo? Ve lo diciamo noi! La peggiore delle opinioni, un bilancio che chiude in pareggio mungendo i cittadini per garantire la sopravvivenza di sprechi come questo di cui parliamo.

Desta estrema preoccupazione, inoltre, l’assenza di un calendario degli interventi, questo è un paese che viene gestito così, come capita, rincorrendo di volta in volta la buca che si apre, la perdita che si verifica, l’ennesima discarica abusiva, il problema che spunta, – come sempre – imprevisto… etc…. Non si va avanti così, così si fa la fine che vediamo.

Rimane sempre l’amara considerazione: Se pianti pomodori non mangerai altro che pomodori; col voto vale lo stesso.

Ficchiamocelo bene in testa: Anguillara non merita di più di quel che ha! Merita quello che sceglie, ed ha quello che ha scelto! Da sempre! Se non cambierà registro non potrà uscire da questa ultra-cinquantennale spirale di bassezza i cui risultati sono sotto gli occhi di tutti.

(Credits – La foto di copertina è un’idea rubata ad Enrico Stronati che una volta tanto ha scelto un’immagine che ci piace 🙂 – trovate il suo post sull’argomento qui, Michele Cardone ne parla qui).

Leda Catarci e Francesco Falconi

7 thoughts on “IN QUALE BUCA FINISCONO I NOSTRI SOLDI?

  1. Che commento si può fare!? E’ una palese incapacità a governare una città che si protrae dal giorno dopo le elezioni. Le persone dotate di onestà intellettuale si sarebbero dimesse già da tempo, e non solo per quest’ultima azione. Troppe ce ne sono! A mio avviso questa è la peggiore amministrazione da quando vivo ad Anguillara, quindi dal 2008.

    1. Anche io ritengo che questa sia la peggiore perchè è anche quella che a differenza delle altre ha potuto contare su di una valanga di soldi, la mia è un’opinione, forse è dettata dal fatto che questa volta, la prima per me, vedo le cose dall’interno e quindi mi accorgo solo ora di piccole miserie che forse ci sono sempre state e che magari prima non vedevo. Devo però dire che sono una persona molto critica e che quindi difficilmente esprimo una opinione che non sia ragionata o fondata su elementi riscontrati. Quello che tempo è la memoria corta, sono pronto a scommettere che da qui alle elezioni vedremo un fiorire di opere di facciata il cui scopo sarà quello di gettare fumo negli occhi dell’elettore distratto che si dimenticherà di aver vissuto oltre quatto anni su 5 in una situazione da terzo mondo.

  2. Sottoscrivo ogni pensiero. Per la difficoltà che si prova di fronte a tanta bassezza, le parole non bastano, ecco l’io che opera al di fuori della coscienza. Il nulla assoluto. Scomparsi il dovere, la funzione mediatrice della giustizia, la ratio che vede e opera.
    Qui si esclude, si intima, si impone. Dunque, inadeguatezza totale dell’amministrazione.

    1. Maestro buongiorno, tiri in ballo profondi concetti di filosofia e di mistica, si tende erroneamente a pensare che sia qualcosa di etereo mentre invece dovere, coscienza, giustizia sono da considerare radici e non frutti.

  3. Le domande nascono spontanee. I problemi nascono dalla incapacità
    degli amministratori eletti o dal personale in carica negli uffici?

    1. A noi compete di fare valutazioni politiche Roberto, anche qualora vi fossero problemi logistici negli uffici preposti per noi sarebbe sempre da considerare che a metterli nelle condizioni di fare bene è la politica, è lei che deve dare organizzazione ed indirizzo.
      Il problema è sempre al vertice, avrai notato che oggi il Sindaco ha dato una replica alle nostre osservazioni, come spesso accade a chi reagisce di pancia è stata una risposta scomposta nella quale non ha risposto all’unica domanda che potrebbe costituire il sunto dell’intero articolo: Come è possibile che non siate in grado neanche di coordinare dei lavori e che una strada appena fatta venga rifasciata due giorni dopo.
      Noi comprendiamo la grande difficoltà politica in cui la nostra amministrazione versa e sinceramente ci dispiace anche ma è nostro dovere evidenziarla quando diventa un problema per i cittadini, sembra che ci sia una sorta di vuoto che porta a traviare la realtà, mi sono ad esempio accorto che nel comunicato si è arrogato ad esempio il merito dell’ospedale di prossimità, sappiamo tutti che è un’opera della regione e che peraltro è stata concepita durante la reggenza della precedente giunta regionale (quella di Zingaretti / D’amato per intenderci).

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