IL 2030 E’ IERI (LA CASA BRUCIA) – perchè investire nell’ambiente è la scelta vincente.

E’ rimbalzata un pò ovunque nei giorni scorsi la notizia circa il Rapporto ONU sul Clima (lo trovate qui: https://unric.org/…/wmo-il-nuovo-rapporto-sul-clima-e…/ oppure anche qui: https://www.ipcc.ch/…/08/IPCC_WGI-AR6-Press-Release_en.pdf).

In sostanza all’interno dell’organizzazione delle Nazioni Unite è costituito un gruppo di Lavoro (IPCC) composto dai rappresentanti di diversi paesi (195 membri) che ha redatto un documento di sintesi che possiamo riassumere con una frase piuttosto iconica ed eloquente:



“CODICE ROSSO PER L’UMANITA’” (Cit. Antonio Guterres Segretario Generale ONU) 

Secondo questo gruppo di lavoro è indiscutibile che le attività umane stiano causando un cambiamento climatico.


Quel che desta una particolare preoccupazione è: 


A) la velocità di questo cambiamento.


B) la portata degli effetti che comporta (ondate di calore come quella che stiamo vivendo in questi giorni, piogge torrenziali, incendi etc…).

La scala dei cambiamenti avvenuti nell’ultimo decennio è senza precedenti in migliaia – se non in centinaia di migliaia di anni – con particolare riferimento allo scioglimento dei poli (specialmente della calotta artica).


Le proporzioni dell’intensificarsi di fenomeni atmosferici violenti che noi stessi ad Anguillara vediamo ripetersi ogni anno (aspettiamo la fine di ottobre per assistere all’ennesimo nubifragio e la prossima giornata di vento per domare il prossimo incendio….) e la loro attribuzione all’influenza umana sono state già chiarite in un report del 2014.



In Canada abbiamo assistito a picchi di temperatura di 49,5°con centinaia di decessi legati a questo (https://www.ilgiorno.it/mondo/canada-caldo-record-1.6539953) e sembra che tra oggi e dopodomani temperature simili si vedranno anche in Italia, la nostra zona è interessata proprio in queste ore da questo fenomeno, voi avete mai sentito 49°? Io neanche nella Death Valley che se si chiama così…



L’ICCP non sa dirci se abbiamo già superato la soglia di non ritorno ma ci dice che in ogni caso il tempo a nostra disposizione per fare qualcosa di efficace è allo scadere, è la prima volta che un’affermazione del genere viene fatta questi livelli, in ogni caso sarà necessario un intervento su larga scala, nessuno (governo, regione, comune, individuo) potrà tirarsi indietro da azioni che segnino una radicale inversione di tendenza.


DOBBIAMO CAMBIARE LE NOSTRE ABITUDINI.


Bisogna interrompere immediatamente OGNI azione in grado di comportare aumenti di temperatura ed al contempo dare inizio ad opere sistematiche che consentano di ridurla, di produrre ossigeno, di assorbire CO2 etc.


Da qui al 2030 non basterà piantare alberi (che purtroppo poi vanno in fumo per mano di qualche imbecille che non riusciamo a fermare nonostante la sua stessa imbecillità, che evidentemente è minore della nostra, malgrado la sua chiarissima prevedibilità e a dispetto della tecnologia di cui già possiamo disporre) ma sarà necessario interrompere ogni azione che comporti inquinamento o consumo del suolo sottraendolo al verde.



Il 2030 è vicinissimo. 

Non possiamo attendere il 2050 per interrompere il consumo del suolo come auspicato dalla UE (https://www.ansa.it/…/parlamento-ue-chiede-stop-al…), avremmo già dovuto farlo e dobbiamo farlo ora.



Dove avevamo previsto case, edifici, asfalto dobbiamo prevedere ineludibilmente ALBERI e VERDE, ogni cm sottratto al verde oggi è un attentato al nostro futuro, è un giorno in meno al futuro dei nostri figli.

 

Io mi sono battuto per dare a mio figlio un futuro diverso, anzi mi sono battuto per dare un futuro diverso anche ai figli di chi questa cosa non sembra capirla (ossia una larghissima fetta della popolazione) e non voglio arrendermi all’idea di essere vittima di questa miopia che affligge i Padri e che pagheranno i Figli.

Cosa fa il Comune di Anguillara per andare incontro a questa esigenza? 



Di individuale assolutamente NULLA


Al più si limita a partecipare a bandi sovracomunali che, visti nel complesso di quel che accade, sembrano più che altro una foglia di fico per nascondere le proprie vergogne ed in contemporanea infatti va ad approvare/adottare – senza alcuna ragione di obbligo o necessità, normative regionali che consentono aumenti di cubatura premiali (Cfr. ultimo consiglio comunale punti 14 e 15 che trovate qui: https://www.facebook.com/…/permalink/10159380389527264 ed a cui io e Leda Catarciabbiamo votato contrario con dichiarazione di voto che trovate qui:https://www.facebook.com/…/permalink/10159380389887264). 



La direzione indicata dall’ONU (e dal buonsenso) è tutt’altra:

A) da un lato si indica di ridurre la produzione di CO2, efficientando magari l’esistente.

B) dall’altro lato ridurre il consumo del suolo ed incentivare il Verde pubblico che invece produce Ossigeno. 



Bisogna capire che costruire nuove abitazioni, anche se con altissima efficienza energetica, andrebbe comunque ad incrementare la quantità totale di CO2. Se la regione non ha ancora capito che la premialità di un intervento edile – magari di efficientemento energetico o sismico – non può e non deve in nessun modo risiedere in un aumento di cubatura significa che non ha capito cosa sta accadendo ed io pretendo che viceversa lo capisca il mio Comune e che magari si proponga come capofila di una rivoluzione che non è solo auspicabile ma credo inderogabile.



Cosa potrebbe fare allora il nostro Comune? 

  • Ad esempio non approvare strumenti regionali di questo tipo! 


  • Prendere atto della situazione che solo un cretino non vedrebbe.
  • Evitare di adottare strumenti urbanistici comunali improntati solo ed esclusivamente a costruire ancora (PRG, Piani Integrati etc…).
  • Evitare si assecondare strumenti regionali che consentano aumenti di cubatura ed approvarne di propri che invece premino il risparmio del territorio, la sua riconversione a verde arboreo (che significa anche reddito, parleremo in altri post dell’economia che gira intorno al verde e di quanto sia tremendamente più conveniente di quella edile).



Questo non è radicalismo ecologico, fare questo significa semplicemente essere normali.

Significa avere consapevolezza di cosa e dove si sta vivendo, significa avere una visione chiara di ciò che conviene – oggi si può dire – anche a breve termine perchè:

il 2030 – come detto non è domani…. È ieri!

E la casa brucia….

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