NON E’ LA FRANA CHE AMMAZZA LA GENTE. La Cura del Territorio

E’ l’aver costruito dove la frana può verificarsi.

E’ l’aver costruito troppo e sempre per meri fini speculativi.

È l’aver costruito a ridosso di zone dove anche il semplice buonsenso consiglia di non costruire.

E’ l’aver consumato il suolo privandolo della sua capacità di assorbimento dell’acqua.

È l’aver disboscato per far spazio al cemento.

Ad ogni tragedia ricomincia il teatrino disgustante dello stato di calamità e ci si tappa gli occhi di fronte alla evidente prevedibilità del dramma.

Ad ogni tragedia inizia la passerella di geologi tirati per la giacchetta in trasmissioni di ogni tipo a fargli ripetere concetti che ripetono da sempre e che nessuno vuole ascoltare.


In Italia abbiamo avuto ad oggi tre condoni edilizi, il primo sotto il governo Craxi ossia il genitore nobile di Berlusconi, gli altri due proprio sotto i governi Berlusconi.

L’attuale governo è sostenuto proprio da Berlusconi che solo una settimana fa parlava di un nuovo condono e di una liberalizzazione preventiva delle pratiche edilizie, l’attuale governo parla di tragedia ad Ischia e dimentica che nessuno dei suoi componenti ha preso la scorsa settimana le distanze dalle affermazioni da Berlusconi.

Non è solo l’abusivismo a causare questi drammi anche se ha inciso in maniera rilevante su ognuno di essi.


Abbiamo infatti una condotta edilizia così aggressiva che non serve più neanche fare abusi perchè una politica accondiscendente che rinuncia a governare e campa per accaparrare voti rende quasi ogni terreno prima o poi edificabile in un modo o nell’altro, eppure l’abusivismo edilizio in Italia ha raggiunto il 20%. 

Nell’arco di dieci anni a partire dal 2005, il numero di costruzioni realizzate illegalmente rispetto a quelle autorizzate dai Comuni è quasi raddoppiato.


In italia abbiamo una natalità in calo dal 1960 ma ancora continuiamo a costruire e lo facciamo spesso in maniera illecita.

Il mercato del cemento frutta milioni di euro ed è spesso ad esclusivo appannaggio di realtà malavitose che prosperano e che grazie ad esso condizionano anche la politica e le istituzioni.


Dietro alla tragedia di Ischia c’è un responsabilità che nessuno vuol vedere perchè fa comodo a tutti ed Anguillara non è affatto diversa da Ischia.

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